Tornanti… come li affrontate?

Ciao Ragazzi,

mi sto preparando alla mia prima sgroppata in moto per andare in vacanza e leggendo un po' online ho trovato come argomento hot la tecnica di affrontare i tornanti.
Guidando prevalentemente in ambito urbano, a parte qualche stretto e tortuoso violetto di Napoli o un curvone veloce in tangenziale non ho mai avuto il "piacere" di affrontare in moto tornanti che sicuramente incontrerò durante questo "viaggio" (sono 200 Km, so che sono pochi per le medie di mototurismo ma per me sono i "primi" di fila    ).

Ho letto che i tornanti con le supersportive sono ostici (causa semimanubri e ridotto angolo di sterzo) e per questo consigliano inserimenti in 1°, di buttare giù la moto di fisico etc, ma mi chiedevo come li affrontano invece i proprietari di XJ6.

Essendo una moto maneggevole non mi aspetto grandi problemi ma non vi nascondo che sono un po' in apprensione.

Per la marcia, dipende dal grado della salita, anche la seconda può andare bene, su buttare giù la moto ho un pò di dubbi, a meno che tu non prenda il tornate a velocità da motomondiale:)  quello che posso dirti come consiglio è di non prendere il tornante stretto, vale un pò la regola che si usa in macchina, allarghi prima e stringi in uscita, in salita, in discesa invece puoi piegare di più tenendo sempre la corda larga della curva, questi sono i movimenti che faccio sui tornanti stretti di montagna, è ovvio che se sono più ampi l'angolo di piega cambia.

Ciao Andrea....
Per fare bene i tuoi tornanti, visto che sono i tuoi primi .... usa sempre molto cervello e prudenza, cercando di goderteli il più possibile.
Per la tecnica, concordo con l'amico Thepen70 , specificando che tuttavia ogni curva fa storia a se.
Mi permetto di suggerirti moto in perfetta efficienza (se hai un dubbio su qualche particolare non a punto, non partire) specie i freni e le pressioni gomme, che devono essere "aggiustate" a seconda del carico. Ecco, appunto, il carico. Considera che bauletto, borse e mazzi vari, variano il comportamento della moto in maniera sostanziale, specie nei tornanti o/e comunque nelle pieghe.
Per il motore invece.... marce basse e tienilo pronto a tirarti fuori dalle curve: la perdita d'equilibrio per motore "imballato" è sempre in agguato. Youtube è pieno di filamti di persone che hanno "ciccato" la marcia sulle curve in salita con conseguenti cadute a motore spento (pochi danni fisici, ma pedane, leve, tamponi, carene kaputt!!!!! con conseguente ritorno difficoltoso alla base)
Freni: .. la discesa non va d'accordo con le pinzate d'anteriore!!!! bilancia tutti e tre i freni di cui disponi (ant+post+motore) in modo da non friggerli singolarmente e trovarti lungo su un tornante....
Sembrano tante cose ma in realtà vengono quasi naturalmente a patto che tu dia al tuo cervello il tempo di elaborarle: in poche parole non darci troppo di gas..... ci sarà tempo anche per quello!!
Per il resto, divertiti: la moto si gode in quelle situazioni e non sul pavè del centro città!!!
Buon viaggio

Grazie ragazzi, avete chiarito i miei dubbi.
Fortunatamente riguardo al carico viaggio da solo e leggero (attrezzatura etc arriva via auto) e per quanto riguarda la velocità sono quello che si definisce fermone quindi, ammenocchè non mi parta un embolo dovrei saper dosare il gas  . Credo che il capitolo sulla frenata sia sacrosanto così come il tenere sempre il motore in tiro (è una cosa che si fa o almeno che io faccio inconsciamente, e nemmeno tanto ora, in tutte le curve.
Poi vi racconto come è andata!

Mi permetto di aggiungere la mia opinione, sperando di non essere deleterio.
Premesso che sono feticista del freno posteriore, io spesso in salita uso appunto il freno dietro per controllare la velocità, qualora debba rallentare leggermente, in modo da tenere l'acceleratore fisso. Trovo infatti che in prima la parzializzazione del gas spesso porti a scomporre l'assetto in modo fastidioso, data anche la bassa velocità.
In discesa sempre per lo stesso discorso spesso lascio correre in seconda, anche se sarebbe da prima e i giri scendono, controllando di posteriore per chiudere la triettoria. Trovo che in questo modo la moto scorra più fluida senza "impuntarsi" per via della prima corta.
Onestamente non mi faccio remore a tirare direttamente la frizione quanto mi sembra, però non sò quanto sia ortodosso.
Questi discorsi valgono a mio avviso specialmente per i tornanti molto stretti e belli pendenti.
Detto questo la moto che hai è adattissima a fare tornanti, con la cbr (che aveva anche problemi vari) delle volte mi veniva male a vederne uno.
Quotando quanto ti hanno scritto aggiungo solo una cosa: prudenza ad allargare in ingresso e uscita. Può capitare se la strada e molto trafficata che ti trovi uno in senso opposto che esce largo o invade la corsia per impostare in ingresso. Arrivi concentrato sulla tua curva e te lo vedi tipo moscerino sulla visiera.

PS su certe strade l'embolo parte comunque, aspettatelo !

Mar_laS ha scritto:…
PS su certe strade l'embolo parte comunque, aspettatelo !

Ahaha, grazie mille per i suggerimenti  

Suggerimenti perfetti. Di mio aggiungo solo che le pressioni delle gomme non devono essere elevate (2.3-2.4 post e 2.2 ant), visto che viaggi leggero, e che devi provare gradatamente a spostare il tuo baricentro verso l'interno della curva, andando giù di sedere e spalla, vedrai come la curva viene molto più facile.

Ragazzi, sono tornato da una settimana, mi sono trovato benissimo e mi sono divertito tantissimo.
uniche tre note dolenti (parlando del viaggio): l'autostrada è un palla (alcuni la definiscono giustamente "pallostrada"), nei tratti autostradali mi si addormentava la mano destra (probabilmente era dovuto al fatto che avessi sempre le due dita sul freno e la posizione della mano era statica) e infine negli stessi tratti mi si addormentava la gamba destra (uso freno posteriore zero).

Per il resto un po' ho sofferto la mancanza di una carenatura ma a velocità da codice è tutto sopportabile.

Per i tornanti che mi preoccupavano seguendo con i vostri consigli mi sono trovato benissimo. Nessun problema, sia a destra che a sinistra, sia in salita che in discesa.