E poi ti rendi conto che.... tutto cambia...

Ieri un mio collega mi ha confessato,con rammarico, che durante questo weekend ha "gestito" la vendita del motorino di suo figlio,un ragazzo comune di 16 anni che abita in Valtellina...
Ed io ho pensato (quello che starete pensando anche Voi..): beh cosa c'è di strano??? Gli stai prendendo un 125 cc?? Oppure una depontenziata?

Beh....NO!!!!! NON è come pensavo.....

Ha deciso di vendere il suo motorino.... Per comprarsi l'I-phone!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il padre,mio collega,ha girato l'Europa con Transalp e Africa Twin,è arrivato dalla Valtelina fino a Genova con un 50ino quando aveva 15 anni.... e queste ultime cose... Me le raccontava con delusione... Come se volesse essere oggi suo figlio e potersi permettere il lusso di qualche bella belva che ai suoi tempi era impensabile....

A me la cosa non sorprende.. Ma mi rende cosciente che il mondo sta cambiando troppo in fretta... E si sta portando via,con tutte queste tecnologie.. Dei possibili talenti per gli sport motoristici....
Uno dei motivi per i quali,da qualche tempo.. Ascoltiamo quasi ed esclusivamente l'inno spagnolo nelle principali competizioni di moto al mondo....
A voi i commenti!
Lamps

giuro non l'avrei fatto fare a mio figlio!!!!! si ma uno scouter con un telefono.... a piedi per la vita direi!!!!

Sacrilegio!!!!!!!!!! Ormai i ragazzi preferiscono la realtà "virtuale", stanno diventando degli automi. Si sono perse tante cose strada facendo  

ahahah.... via, non drammatizzate. Il problema è che noi padri tendiamo a pensare che i nostri figli dovranno assomigliarci, avere le cose che abbiamo avuto noi e anche di più, comprese le nostre passioni, i nostri gusti, ma in realtà nascono con una personalità tutta loro, e noi non possiamo che cercare di aiutarli ad essere felici. Il ragazzo ha 16 anni, e mi sembra normale che cerchi di uniformarsi ai suoi coetanei. Probabilmente fra una decina di anni cambierà e magari scoprirà che gli piacciono le auto o suonare uno strumento, o magari si innamorerà di una due ruote e comincerà a girare il mondo. L'unica cosa da non fare con i figli è quella di mettregli addosso le nostre ansie e paure (e spesso anche i rimpianti) di noi vecchi genitori.

le attenzioni dei ragazzi più giovani si sono proprio spostate su altri argomenti.
Mi capita spesso di mangiare a mezzogiorno da solo, e vedi ai tavoli vicino, coppie/amici/colleghi ecc.. che ad un certo punto si assentano completamente dai loro compagni di pranzo e si catalizzano sui loro schermini illuminati a taggare,aggiornare profili, guardare video ecc ecc.... la cosa ti fa rendere conto che la comunicazione ha voltato pagina e si parla sempre meno.. chattando sempre di più.. ragioniamoci...

Beh, se vogliamo dircela tutta, la cosa non mi stupisce più di tanto. Mi sembra che negli ultimi anni ci sia una ritrosia notevole delle persone a fare incontri "veri", confrontandosi senza filtri con gli altri, aprendosi e confessando ansie e difetti, per giocare invece agli eterni ragazzini e concentrandosi solo sulle cose positive, per poi fuggire dai propri problemi ma soprattutto da quelli degli altri, e con i media digitali è tutto più semplice ed ingannevole.

hai detto bene... la cosa è inevitabile.. ma credo che come in tutto, dobbiamo trovare un po' di equilibrio.. genitori e figli.. tutti!!!
una bella cosa l'ho vista in un ristorante di Milano, dove a centro tavola era presente un cestino con un cartello: "riporre qui il vostro cellulare/smart phone/tablet.. e buona chiacchierata AMICI!"....

Cazzarola e pensare che ho versato "lacrime amare" a 14 anni per avere un motorino ed un pò di libertà in più .. oggi "pischelli e pischelle" trovano più libertà (e troppa) nella vita online, distaccandosi dalla realtà .. non la vedo una cosa bella :-(

Già è difficile trovare persone VERE e SINCERE nel mondo reale, amici che sono PRESENTI con CORPO ed ANIMA quando ce n'è realmente bisogno .. figuriamoci cosa si potranno ottenere questi giovani da rapporti "nati e cresciuti" online :-(

Comunque non si dovrebbe esagerare, né in un senso, né nell'altro: non è che le community online siano il male. Io ci ho conosciuto la mia compagna online, e stiamo insieme ormai da 7 anni.  
Nel caso specifico trovo invece incredibile spendere una cifra assurda, tanto da dover vendere uno scooter, per avere un oggetto che fa le stesse funzioni di altri dal costo molto minore.